Un uomo ruvido che ha flirtato - a volte più che flirtato - con il crimine e poi è entrato in polizia, uno che ama gli ultimi ed odia i primi, è pieno di complessi, zone d’ombra, fragilità e tormenti di ogni genere, un ex ragazzo di periferia, figlio della Roma più povera e feroce che ha subito la perdita ed è riuscito, però, a trasformarla in presenza, in una forma tutta sua di spiritualità .
Questo e molto altro è Rocco Schiavone (in tv ha il volto corrucciato di Marco Giallini), il vice questore irascibile e umorale trapiantato suo malgrado ad Aosta, con un debole per le sostanze ricreative e poca simpatia per le regole, uscito dalla penna di Antonio Manzini, autore romano e cinquantenne come il suo protagonista, con un passato d’attore accantonato per un nuovo, tanto inatteso quanto impetuoso amore, quello per la letteratura noir. Del resto anche recitare è raccontare e la pagina scritta contiene essa stessa la dimensione della performance, che si riproduce ogni volta in modo diverso grazie alla mediazione delle sempre diverse sensibilità dei lettori.
Rocco Schiavone: un vero e proprio antieroe
Con la storica casa editrice Sellerio, Manzini ha pubblicato, oltre ad alcune antologie di racconti gialli, numerosi romanzi con protagonista Rocco Schiavone, di cui il primo è “Pista nera” a cui è, poi, seguito l’acclamato “La costola di Adamo” e moltissimi altri, tutti di grandissimo successo commerciale, tra i quali anche l’ultima fatica “Rien ne va plus”, un’indagine sulla morte estremamente sospetta di un pensionato che si era re-inventato ‘ispettore di gioco’ di un casinò.
Attraverso le gesta di un vero e proprio antieroe - all’autore, per sua stessa ammissione, interessano le psicologie torbide, continuamente sul ciglio di un precipizio morale - Manzini non costruisce solo delle storie avvincenti e pensate per il consumo rapido e irriflessivo, ma propone al lettore una meditazione lucida, talvolta amara, sulla società italiana e sui suoi peccati ancestrali: la radicata cialtroneria e l’indifferenza per le leggi, la mancanza di una visione politica a lungo termine, la predilezione per le scorciatoie e una certa indulgenza nei confronti della corruzione e delle pratiche del malaffare.
L’incontro con Antonio Manzini
Per parlare non solo del suo Rocco Schiavone e del suo ultimo romanzo Rien ne va plus, ma anche di questo scenario italiano sempre più ansiogeno e allarmante, di cui la letteratura noir è insieme termometro e osservatorio diretto, Antonio Manzini interverrà alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro domenica 24 febbraio alle ore 17 all’interno di un incontro coi lettori promosso da Librerie.Coop, col patrocinio del Comune di Pesaro e in collaborazione con Passaggi Festival.