Domenica 30 giugno 2019, si è svolta, presso la chiesa S.Francesco, la presentazione del libro “Lenti e Felici” (come una lumaca),(Aboca edizioni) dello scrittore ed allevatore di lumache Alan Wayne Berti. La conferenza fa parte della rassegna “Passaggi di benessere” in collaborazione con Aboca. L’autore ha conversato con Massimo Cirri di Caterpillar, Rai Radio2.
Com’è nata la passione per le lumache
Alan ha raccontato che un giorno, tornando dal lavoro, notò sua figlia Viola di tre anni giocare nel giardino di casa. Si avvicinò e si accorse che la bambina aveva in mano tre lumachine. Anche se stremato dalla dura giornata appena trascorsa, decise di fermarsi con lei per giocare tutti insieme. In quel momento, come ha enunciato lui stesso, perse la cognizione del tempo. Il giorno dopo lo trascorse a rimuginare sull’accaduto ed è da qui che nacque l’idea di iniziare un vero e proprio allevamento di lumache. Questo è un chiaro esempio di come un fatto, anche di breve durata possa cambiare la vita di una persona.
Di lì a poco tempo, quel progetto iniziato come un semplice hobby, diventò una vera e propria professione. inizialmente allevatore gastronomico, dopo aver visto come uno chef a cui vendeva i suoi gasteropodi li trattava, decise di cambiare drasticamente campo. Oggi le sue lumache sono utilizzate esclusivamente a scopo benefico e curativo. La bava, o più precisamente siero, di questi animali, aiuta la rigenerazione della cute dovuto al fatto che è composta chimicamente quest’ultima.
Molti, nella sua vita, come ha riferito, gli hanno dato del matto per aver lasciato il posto da militare, per diventare allevatore, ma proprio per il fatto di aver preso parte alle forze dell’ordine, lui è stato deciso e convinto nel compiere questo importante cambiamento.
Alcune curiosità sulle lumache
Tema centrale del dialogo sono state alcune curiosità narrate da Alan sulle sue lumache. Come ha enunciato, il gasteropode è l’unico animale a non aver subito cambiamenti fisici dopo i drammatici fatti di Cernobyl; inoltre le lumache che vivono nella fossa delle Marianne hanno il guscio fatto di ferro! Esse, infatti, negli corso dei secoli, hanno assorbito tre diversi tipi di questo materiale, presenti nel substrato, generando nel loro esoscheletro una nuova lega che le rende inespugnabili.