Fano- A Passaggi Festival la storia di Inela Nogić Miss Sarajevo 1993, simbolo della resistenza contro la guerra nella ex Jugoslavia e che ispirò a Bono degli U2 l’omonima canzone.

Letizia Battaglia, Piero Angela, Liliana Segre, Inela Nogić

Tra gli appuntamenti di Passaggi Festival 2018 ce ne sono tre veramente speciali. La mostra di Letizia Battaglia, mostro sacro della fotografia internazionale, una delle 11 donne dell’anno scelte dal New York Times nel 2017, la premiazione di Piero Angela, al quale sarà  consegnato il premio giornalistico Andrea Barbato e lo straordinario incontro della senatrice a vita Liliana Segre, che ritirerà  il Premio Passaggi 2018, con Inela Nogić , un nome apparentemente sconosciuto ma che appartiene alla protagonista di uno dei video più famosi al mondo.

 La canzone degli U2 Miss Sarajevo

“C’è un tempo per tener giù la testa / c’è un tempo per la matita per gli occhi ed il rossetto / per trovare il vestito giusto da indossare / c’è un tempo per correre al riparo / c’è un tempo per essere una regina di bellezza”, cantavano gli U2 insieme a Pavarotti e Brian Eno. Il pezzo si chiama “Miss Sarajevo” e nelle immagini del video che accompagna le note, ci sono quelle del più drammatico concorso di bellezza che probabilmente si sia mai organizzato: Miss Sarajevo 1993.

Miss Sarajevo 1993 per resistere contro la guerra

In pieno assedio dei nazionalisti serbi, nella città  bosniaca, Inela Nogić è Miss Sarajevo 1993. Il suo volto di diciasettenne divenne simbolo della resistenza contro la guerra nella ex Jugoslavia. Intervistata subito dopo la vittoria, ai giornalisti che le chiedevano che piani avesse per il suo futuro, aveva dichiarato che non sapeva nemmeno se sarebbe stata viva il giorno successivo.

Una storia di morte, ma anche una storia di bellezza e di speranza che Inela Nogić racconterà  sul palco di Passaggi Festival della Saggistica, a Fano domenica primo luglio. Un appuntamento intitolato “La storia di Miss Sarajevo. Niente pezzi scelti, per favore”, nel quale Giovanni Belfiori, direttore del Festival, farà  incontrare Inela con Liliana Segre, poco prima che la senatrice venga intervistata da Bianca Berlinguer.

Lilia Segre e Inela Nogić, l’incontro di due donne simbolo

Un incontro importante e simbolico tra due donne (e non è un caso essendo il tema 2018 dedicato a ‘Il Paese delle Donne’) che sono sopravvissute agli orrori e alle follie della guerra, 25 anni dopo i fatti di Sarajevo e 80 anni dopo l’emanazione delle leggi razziali a causa delle quali la neo senatrice a vita Liliana Segre è una delle poche testimoni, ancora in vita, delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti.
La Nogić è oggi mamma di due gemelli di 16 anni, Mak e Mia, lavora come designer e vive ad Amsterdam. Nel 1993 al  momento della proclamazione, insieme alle altre undici ragazze che avevano partecipato al concorso, si fece fotografare con uno striscione con la scritta “don’t let them kill us”, cioè “non lasciate che ci uccidano”. Una richiesta d’aiuto e un tentativo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Tentativo riuscito: il giovane reporter Bill Carter decise di girare un documentario sulla guerra che raccontasse la resistenza urbana della gente di Sarajevo, partendo proprio da quell’episodio.
La canzone “Miss Sarajevo”, nacque per quel progetto, ne divenne la colonna sonora e fu cantata in pubblico per la prima volta al Pavarotti & Friends a settembre del 1995.

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