Passaggi Festival raddoppia. La settima edizione, in programma a Fano a fine giugno, si arricchisce di un nuovo contenitore: “Fuori Passaggi”, che avrà durata, spazi e contenuti propri, con l’obiettivo di dare vita a un programma che si rivolga a una fascia di pubblico giovane. Gli organizzatori sono intenzionati a chiedere al Comune l’utilizzo della rinnovata sede del Pincio, uno dei più suggestivi e identitari luoghi di Fano, che diventerebbe, dal 27 al 30 giugno, un villaggio artistico-culturale dove incontrarsi, dibattere, ascoltare buona musica e mettere in comune idee e passioni.
La collaborazione con Matteo B. Bianchi
Un salotto a cielo aperto in cui le note dialogheranno con le parole e i libri incontreranno la musica, artisti poliedrici saranno messi vis-à -vis con blogger e storytellers, musicisti emergenti duetteranno con scrittori e poeti. Il tutto orchestrato da un eclettico conduttore, lo scrittore e autore tv Matteo B. Bianchi, che avrà il compito di mettere in fila l’eterogeneità del palinsesto artistico proposto.
Fuori Passaggi si avvale anche della collaborazione di Lele Roveri, fondatore e direttore dell’Estragon di Bologna, uno dei music live club di riferimento in Italia, e sarà un contenitore nuovo ed innovativo, con un format irriverente, giovane, pop, caratterizzato da cambi di palco veloci e da interviste pungenti e ironiche.
La sfida alla ricerca di nuove sollecitazioni
Un’altra idea, un altro format, che il direttore del Festival Giovanni Belfiori ha affidato alla vice direttrice Ludovica Zuccarini e a Davide Cattarossi. “È una sfida - evidenzia Belfiori – che nasce da una peculiarità intrinseca a Passaggi Festival: quella di cercare sempre nuove sollecitazioni”.
“Abbiamo cominciato ad interrogarci - spiegano i curatori – su nuovi contenitori, capaci di intercettare e comunicare nuovi interessi e desideri ad un pubblico sempre più composito. La cifra d’insieme è la stessa: la voglia di riflettere sui piccoli e grandi temi che agitano il nostro presente, quello che cambia è il punto di vista. Utilizzeremo la lente di una pluralità di forme artistiche differenti, interessate a proporre altre narrazioni e altri linguaggi.”