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Ogni anno si celebra la Giornata Internazionale dei Musei. Quest’anno si è tenuta il 18 maggio. La città  di Fano ha tenuto aperti i propri musei fino a mezzanotte.

Musei come hub culturali: il futuro della tradizione

È questo il tema scelto per l’edizione della Giornata Internazionale dei Musei 2019 che si è appena conclusa.

Per questa edizione si è deciso di focalizzarsi sul nuovo ruolo adottato dai musei al giorno d’oggi, ossia come se i Musei fossero degli attori nelle loro rispettive città .

Perché sì, il mondo è in continua evoluzione, e con esso anche i musei stanno cambiando.

In una società  sempre più frenetica e frettolosa, i Musei si son dovuti evolvere per stare al passo di questi nuovi ritmi, ma si sa: i Musei rappresentano qualcosa di antico, già  successo, qualcosa che va conservato più a lungo possibile.

Tutto il contrario di ciò che sta avvenendo nel mondo, dove quello che è accaduto ieri è già  dimenticato.

Ecco che i Musei hanno trovato il modo di conservare testimonianze del passato e allo stesso tempo essere moderni ed interattivi, per attirare l’attenzione di un pubblico sempre più digitalizzato, attraverso l’istituzione della Giornata Internazionale dei Musei.

Origine della Giornata Internazionale dei Musei

Organizzata da ICOM (International Council Of Museums) dal 1977, ogni anno viene scelto un tema cardinale per sottolineare l’importanza dei Musei come protagonisti nello sviluppo della società .

Ogni anno, gli eventi possono durare un giorno, un fine settimana o anche una settimana intera.

Inoltre, dal 2011 in Europa viene celebrata la Notte Europea dei Musei il sabato precedente la Giornata Internazionale dei Musei: l’iniziativa invita a visitare i Musei gratuitamente fino all’una di notte, concedendo al pubblico una diversa prospettiva di quelle che sono le meraviglie conservate.

I Musei di Fano

La nostra città  offre diversi Musei, quali:

il Museo Archeologico e la Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, palazzo voluto da Pandolfo III Malatesti nella prima metà  del Quattrocento, al quale si accede dalla Piazza XX Settembre e nel quale sono conservate le raccolte civiche di Fano.

Il Museo custodisce reperti di diversi periodi storici ritrovati a Fano e dintorni, anche di natura pittorica;

la Pinacoteca di San Domenico, una Pinacoteca d’arte sacra contenente la chiesa medioevale, gli altari tardo-barocchi e le opere di Gasparoli, nonché la pala d’altare del Guercino titolata lo “Sposalizio della Vergine”, le tele di Cantarini, Ceccarini, de Magistris, Guerrieri, Barocci, Zuccari e altri importanti pittori del XVII secolo;

il Museo delle Scienze Naturali presso il palazzo Bracci Pagani, ospitante circa 5000 pezzi fossili e minerali locali dedicati ad esposizioni artistiche e bibliotecarie;

la Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, comprendente tredici dipinti nella “Sala dei Ritratti” e quattordici dipinti nella “Sala delle nature morte”.

Questo campus artistico rappresenta la collezione più vasta di nature morte maginiane al mondo;

il Museo Diocesano, contenente opere di proprietà  della Diocesi o provenienti da chiese dismesse e prestiti.

È suddiviso in due sezioni, Lapidario e Raccolta Museale;

il Museo Etnico Bagnaresi presso il Palazzo Malatestiano, ricco di raccolte ottenute da quarant’anni di viaggi nei cinque continenti da parte della signora Maria Teresa Bagnaresi, per un totale di 2600 oggetti tra maschere, statue, armi da taglio, avori, cesti e gioielli;

per ultimo, ma non per importanza, il Complesso Monumentale San Michele, contiguo all’Arco d’Augusto, che racconta la storia della Via Flaminia, utile per la promozione del territorio.

Fano e le sue bellezze

Per chi si fosse perso questo appuntamento che si rinnova ogni anno, è sempre possibile visitare i Musei dei quali la città  di Fano, e non solo, ne è ricca.

È di Fano il patrimonio artistico più eterogeneo della provincia che, ancor prima di entrare dentro i sui musei, accoglie il visitatore con l’Arco di Augusto, le mura Romane, la Rocca Malatestiana e tanti altri “pezzi” museali esposti sempre, agli occhi di tutti.

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