Tommaso Ragno legge Frankenstein nell’ex Chiesa di San Francesco

Nell’atmosfera suggestiva dell’ex chiesa di San Francesco, l’attore Tommaso Ragno, voce del programma radiofonico di Radio 3 “Ad alta voce”, legge passi dal noto romanzo di Mary Shelley “Frankenstein”, condotto da Lorenzo Paolini.

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Rai Radio 3 regala al pubblico di Passaggi una serata differente, ripescando un classico della letteratura che risalta in un festival dedicato a libri contemporanei, portando una ventata di mistero e classicità , accentuata dalla bellissima chiesa a cielo aperto.
Tommaso Ragno, noto attore di cinema, televisione e teatro, “dà  vita” lui stesso al famoso mostro della scrittrice inglese con un’ottima performance artistica. La sua voce profonda e i suoi gesti ricalcano perfettamente le sensazioni di orrore, fremito e spasmo del protagonista, sconvolto e ripugnato dalla sua stessa creazione. I grandi romanzi non stancano mai: ogni volta la rilettura è diversa, l’interpretazione è personale e nonostante, nel caso specifico, Frankenstein abbia avuto centinaia di rappresentazioni, ognuna è differente e ugualmente interessante e questa non fa eccezione. Il pubblico rimane sotto l’incantesimo dato dallo spettacolo che mescola alla bellissima location e alla formidabile interpretazione anche effetti sonori che conferiscono un’aurea di paura ed inquietudine. Le parole della Shelley prendono così vita e sembrano spandersi nella notte stellata che si staglia sopra di loro.
Su uno sfondo di luci ed ombre infatti, l’attore e il presentatore intrecciano un gioco fatto di botta e risposta, attraverso il quale si ripercorrono i sentimenti e le vicende che portarono alla stesura del libro, leggendone i passi più significativi. Si scoprono così le avventure di Mary Shelley e il suo amante e poi marito Percy Bysshe Shelley, noto poeta romantico inglese, dell’anno senza estate, il 1816, dove Mary ospitata a Ginevra a casa di Lord Byron ha l’idea per il suo immortale romanzo. Il compito di tutti i presenti era inventare una storia di fantasmi e Mary andò fino in fondo creando “Frankenstein, o il moderno Prometeo”, pubblicato due anni dopo nel 1818. Il mostro creato da Frankenstein ha bisogno di amore e affetto ma riceve soltanto odio e disprezzo che lo portano a diventare un essere mostruoso ed incontrollabile: il tema di Passaggi di quest’anno “l’amore al tempio dell’odio” risulta così esplicitato attraverso questo incontro, cosa che lo rende uno degli incontri “collaterali” più interessanti e suggestivi del festival.

 

Veronica Orciari, Elisabetta Vitali

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