La democrazia è sempre a rischio. E in tempi di populismi cresce il pericolo di una involuzione autoritaria. Per arrestarlo occorre una robusta coscienza democratica. Ma che cosa vuol dire? E attraverso quali libri si forma una identità civile capace
di fronteggiare le tempeste del presente? Intellettuali di diverso orientamento – progressisti e non – indicano la loro biblioteca
ideale, libri e proposte per orientarsi nella grande confusione di oggi.
«Come si costruisce una mentalità democratica? Ci sono saggi e romanzi che piú di altri abbiano la forza di trasmettere l’idea di democrazia nel suo significato di resistenza? Abbiamo chiesto a otto intellettuali di indicarci le bussole della loro navigazione, scegliendo le opere sopravvissute alle catastrofi della storia. E di affiancare allo scaffale dei classici quei titoli che possano orientare un giovane lettore di oggi tra guerre, rivoluzioni tecnologiche e apocalissi climatiche. Ne è scaturita una
biblioteca democratica di straordinaria varietà, dove la letteratura non è ancillare rispetto alla storia e all’economia. Perché nessuno piú di Dostoevskij è capace di inoltrarsi nei recessi bui della coscienza, nessuno piú di Calvino ha saputo dare forma narrativa alla distanza storica tra partigiani e ragazzi di Salò. E solo con Primo Levi usciamo dalla notte oscura del Novecento con l’attrezzatura morale attraverso la quale leggere il mondo».


 


26/06/2024 – Orario: 19:30 - 20:30 – Luogo: Fanoex Chiesa di San Francesco

SIMONETTA FIORI, MARCO REVELLI, “La Biblioteca di Raskolnikov. Libri e idee per un’identità democratica” (Einaudi) conversano con MARINO SINIBALDI (Saggista)
In collaborazione con Aset


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