FANO – Sono aperte le prenotazioni gratuite dei posti nei palchi, per assistere all’evento di Passaggi di Natale: la presentazione del libro di Aldo Cazzullo “Metti via quel cellulare”, in programma al Teatro della Fortuna mercoledì 13 dicembre (ore 18).
Non si tratta di prenotazioni abbinate a un posto numerato, quindi ciascuno potrà scegliere il posto che vorrà, con la condizione che chi arriverà prima, avrà ovviamente più scelta.
La presentazione del libro potrà essere anche un’occasione per un regalo di Natale molto particolare: un libro autografato con dedica dall’autore!
Il libro di Aldo Cazzullo
Uscito alla fine di settembre il libro è tra i più venduti del momento, primo nella classifica Bestseller di IBS. Cazzullo si rivolge ai suoi figli, ai giovani e ai giovanissimi, in genere abituati a vivere perennemente attaccati alle loro protesi cibernetiche che li sottrae alla vita e ai contatti umani.
Ma non è un monologo perché l’autore ha chiamato proprio i suoi due figli, Rossana e Francesco, a scrivere con lui il libro. Da questo lavoro a sei mani scaturisce un dialogo serrato sui rischi ma anche sulle opportunità della rivoluzione portata da smartphone, tavolette e simili.
Un confronto generazionale ma anche una lezione che la generazione dei figli dà a quella dei padri: attenti a non cadere nei luoghi comuni e a non guardare solo alla forma e ma anche ai contenuti generati da questi comportamenti.
Il fenomeno viene osservato e spiegato da due punti di vista opposti. Il padre invita a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera e non attraverso le chat e le faccine.
I figli rispondono spiegando a lui, e a tutti gli adulti, il rapporto dei loro coetanei con il telefonino e con la rete, che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici.
Rossana e Francesco non si limitano a difendere le loro posizioni ma si fanno specchio dei comportamenti degli adulti, facendo notare che se “la rete per la nostra generazione è parte essenziale della vita” la stessa cosa “vale anche per te, visto che sei sempre chino sul cellulare”.
Alla fine “le diverse visioni si rimodulano – come scrive Dacia Maraini nella sua recensione – dando vita a un quadro ricco e obiettivo di quella comunità virtuale in grado di riprodurre e moltiplicare i pregi e i difetti della società.”