“Chi legge avrà vissuto 5000 anni” diceva Umberto Eco. Leggendo, infatti, si viene a contatto con mondi diversi e le vite e le avventure di altri diventano un po’ le nostre. Quante volte capita di immergersi tanto profondamente in un racconto da non riuscire a distinguere più i confini tra la nostra vita e quella dei protagonisti o di risvegliarsi improvvisamente, come da un sogno che sembra reale, ed avere bisogno di un attimo per riprendersi quando si finisce un romanzo?
Le viaggiatrici del Grand Tour per saziare la fame di viaggio
Tenendo a mente ciò, e considerando che in un tempo in cui si è costretti in casa la cosa che potrebbe mancarci di più è il senso dell’avventura e della scoperta, è importante capire come si possano fare grandi scoperte e vivere grandi avventure anche tra le mura di casa. Ecco che il libro Le viaggiatrici del Grand Tour. Storie, amori, avventure, scritto da Attilio Brilli con Simonetta Neri e pubblicato da il Mulino, può saziare quella fame di viaggio e scoperta dell’ignoto da cui alcuni di noi potrebbero essere pervasi nei giorni a seguire.
Le storie raccontate nel libro delineano un viaggio culturale e formativo che si svolge tra Sette ed Ottocento, l’aspetto innovativo e peculiare sta nel fatto che tale viaggio sia declinato totalmente al femminile. All’interno, infatti, vi si possono trovare sedici ritratti di donne che hanno intrapreso il Grand Tour, un’esperienza di viaggio che nell’immaginario collettivo vede protagonisti giovani ragazzi indipendenti e assetati di cultura e che, nel libro, è finalmente raccontata mettendo al centro le viaggiatrici.
Donne fra avventura, scoperta e indipendenza
Il Grand Tour (un viaggio culturale nell’Europa continentale intrapreso dall’aristocrazia europea tra XVII e XIX secolo e che aveva come destinazione la Penisola italiana) ha rappresentato per le donne che decidevano di intraprenderlo un momento di liberazione ed indipendenza. Attraverso le esperienze di viaggio di dame settecentesche e poi ancora di esponenti della borghesia quali Anne-Marie du Boccage (scrittrice, poetessa e drammaturga francese del XVIII secolo), Madame de Staël (scrittrice franco-svizzera tra le prime ad elaborare i canoni estetici del romanticismo; ricordiamo la sua lettera “Sulla maniera e la utilità delle
traduzioni”, tradotta da Pietro Giordani, cui rispose anche Giacomo Leopardi) e Mary Shelley (scrittrice e saggista, autrice del romanzo gotico Frankenstein) si susseguono nel libro romantiche storie d’amore, ma anche intrighi degni di un romanzo nero.
Il tutto è incorniciato negli splendidi panorami naturali ed artistici che accompagnavano le viaggiatrici in questo percorso di scoperta e accrescimento culturale. Come emerge per esempio dalle pagine dedicate a Sydney Morgan (scrittrice irlandese vissuta a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo) o Anna Brownell Jameson (storica anglo-irlandese del XIX secolo), la sensibilità con la quale le viaggiatrici descrivono il paese ci restituisce un’immagine, onesta e senza pregiudizi, di usi, costumi e delle numerose, e talvolta inaspettate, ricchezze del patrimonio artistico e culturale.
Questo libro può diventare per noi una meravigliosa lente attraverso la quale sia possibile riscoprire un territorio meraviglioso, che talvolta diamo per scontato e che, forse, dopo questi duri e tristi tempi impareremo ad osservare con occhi nuovamente innamorati e stupiti come quelli di Mary Shelley che durante il suo viaggio scriveva: “Il nome dell’Italia contiene una magia in ogni sillaba, ogni luogo nominato soddisfa qualche desiderio e risveglia cari ricordi”.
Titolo: Le viaggiatrici del Grand Tour. Storie, amori, avventure
Autore: Attilio Brilli con Simonetta Neri
Editore: Il Mulino, Collana:Intersezioni
ISBN: 9788815285904
Pagine: 243
Prezzo: 16 euro
Data di uscita: 6 febbraio 2020
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