A Passaggi Festival la cultura non si racconta soltanto con le parole: l’evento dedicato alla saggistica, al via a Fano nelle Marche venerdì 18 giugno, dedica infatti anche quest’anno uno spazio significativo all’arte figurativa.
Bruno Bozzetto e Giorgio Valentini, dalla creatività del disegno alla maestria dei film d’animazione
Tre le mostre in programma dal 18 giugno al 25 luglio curate dall’art manager Paola Gennari: “Amicizia infinita… ma provvisoria” (Mediateca Montanari) vedrà in esposizione le opere di Bruno Bozzetto animatore, disegnatore e regista pluripremiato, già vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino e candidato al Premio Oscar nella categoria “Miglior cortometraggio d’animazione”, e del fanese Giorgio Valentini per più di trent’anni, animatore, direttore creativo e regista della casa di produzione Bozzetto Film, conosciuta a livello nazionale e internazionale.
L’allestimento, con opere che vanno dagli anni ’70 al 2000, sarà costituito da disegni, pubblicazioni originali, riproduzioni ed ingrandimenti che sono lo sviluppo creativo per la visualizzazione di film d’animazione e spot pubblicitari, alcuni dei quali, fra i più importanti, verranno proiettati ogni giovedì, fino al termine della mostra, nella saletta video della Memo.
Paola Gennari, art manager: “Promuoviamo l’importanza del linguaggio attraverso temi fondamentali come innovazione ed educazione”
“Anche in questa edizione –spiega Paola Gennari- Passaggi Festival, attraverso la realizzazione di mostre d’arte contemporanea, non solo promuove l’importanza del linguaggio del nostro tempo, in termini socio-culturali, storici, scientifici, tecnologici, ma sviluppa anche temi fondamentali come la creatività, l’innovazione, l’educazione e la formazione. Nel format delle mostre programmiamo ogni anno di ospitare un artista locale con l’intento fondamentale di valorizzare l’arte e la cultura del nostro territorio provinciale”.
La mostra di Centrale Fotografia: immagini che raccontano
Sarà realizzata in collaborazione con Centrale Fotografia la mostra fotografica “Da casa a fuori, d’infinito e provvisorio” (Centraledicola) frutto di un progetto didattico nato da un’idea di Marcello Sparaventi e Paolo Giommi, che ne hanno curato anche le lezioni tecniche e teoriche, seguiti da venti inediti fotografi. Scatti che il geografo letterario Massimo Bini ha affiancato con la lettura e l’analisi di testi di grande letteratura scegliendo con cura i guadi e i passaggi vitali che esistono da sempre tra l fotografia e gli altri linguaggi espressivi.
Il filo della memoria, tra donna e natura, il ricamo si fa spiritualità con le opere di Ilaria Margutti
Opere lavorate a ricamo a mano e merletto su tela, sono invece le protagoniste di “Infinite e provvisorie memorie del filo”, mostra dell’artista di Sansepolcro Ilaria Margutti che sarà ospitata nelle sale dell’Enoteca Terra. In esposizione, lavori che rimandano ad un’arte antica incentrati principalmente sul corpo femminile e che si interrogano sul rapporto corpo-natura oltre che su concetti fondamentali come l’infinito, l’armonia, l’energia, la memoria, la storia e la spiritualità. In tal senso, l’utilizzo del filo e del ricamo è ricco di suggestioni create da un gesto, quello del cucire, del tenere insieme, che genera opere ancestrali ricche di riferimenti metaforici.