Un foglietto vergato a mano, negli ultimi momenti di vita, una mappa lasciata in eredità per orientarsi in un “oceano di carta”. Luigi Contu, giornalista, direttore dell’Ansa, eredita dal padre l’immensa biblioteca di famiglia. Migliaia di volumi raccolti dal nonno Rafaele, sardo di Tortolì, appassionato di scienza e poesia, dirigente del Ministero della guerra fascista, intellettuale amico di Giuseppe Ungaretti e Paul Valery, Tommaso Marinetti, Eugenio Montale, Corrado Alvaro e tanti altri intellettuali dell’epoca.
Storia di una famiglia attraverso i suoi libri. E, insieme, percorso collettivo di storia nazionale. Dopo due anni di ricerche fra riviste, tomi, disegni e appunti, nasce la mostra “I libri si sentono soli. Storie e storia di una biblioteca di famiglia”, che sarà inaugurata, col patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, il 20 giugno (ore 19) a Fano, nella Chiesa di Sant’Arcangelo, all’interno del programma di Passaggi Festival. La mostra, che resterà aperta fino al 7 agosto con ingresso libero, è divisa in diverse “isole”, dalla Sardegna alla scienza (Rafaele Contu traduce, per la prima volta in Italia, la teoria della relatività di Albert Einstein), dal Futurismo alle due guerre mondiali, ciascuna delle quali conterrà materiale letterario e iconografico originale e inedito.
Insieme alla mostra, la biblioteca di famiglia ha prodotto anche un libro, dallo stesso titolo, in cui Luigi Contu descrive la sua incredibile navigazione culturale. Edito per i tipi della Nave di Teseo, il volume sarà in libreria il 24 giugno e lo stesso giorno sarà presentato nella rassegna di Passaggi Festival; insieme con l’autore ci saranno i giornalisti Mario Calabresi e Alessandra Longo (Piazza XX Settembre, ore 22).
Tra le sorprese esposte nella mostra, un prezioso inedito di Ungaretti, sfuggito alla bibliografia più accreditata del poeta e ritrovato tra gli scaffali. L’Inno, così si chiama, era sparito nella sua versione originale che non conosceva nessuno. Solo 50 copie edite da Contu senior per gli amici. Adesso ecco che si rimaterializza assieme ai manoscritti originali di Corrado Alvaro, alle dediche di Marinetti, alla corrispondenza con Umberto Saba, Eugenio Montale, alla prima edizione dell’Ulisse di Joyce, riemerso da un’antica cassapanca nuziale. Frammenti preziosi di un secolo.
Storia di un triangolo di amicizie illustri: Contu, che traduce i lavori di Paul Valery, Ungaretti che usa la matita rossa per correggere le poesie, e confessa la sua avversione all’amico Rafaele per i protagonisti del mondo letterario dell’epoca, per esempio Vincenzo Cardarelli.
Un viaggio di carta che prosegue fino ai giorni nostri: la stagione delle stragi, il rapimento Moro, affidato alla scrittura di Sciascia, che si interroga sul rapporto tra prigioniero e rapitori, i ricordi di Gemma Calabresi raccolti ora nell’ultima fatica letteraria. Passano le generazioni, la biblioteca si allarga. L’amore per i libri resta il tratto di famiglia. “Soli fra le nostre mani – scriveva Rafaele – i libri cominciano a vivere e ci appagano”.
Mostra letteraria “I libri si sentono soli. Storia e storie di una biblioteca di famiglia”
I materiali provengono dalla biblioteca della famiglia Contu e sono esposti per la prima volta al pubblico. Dal 20 giugno al 7 agosto, ingresso libero
Fano (PU), Chiesa Sant’Arcangelo (Via Lanci, ang. Corso Matteotti)
Aperta dal 20 giugno al 7 agosto 2022.
Orari: da martedì a venerdì: 18-22 / sabato e domenica: 10-12; 18-22.
Chiuso lunedì. Ingresso libero