Le vie del sapere,
di Franco Cardini, Il Mulino
Un itinerario nella cultura medievale, attraverso luoghi oggi tanto distanti quanto allora vicini al punto da rendere comune il dialogo tra un arabo di Córdoba e un monaco di Bamberga.
L’Europa nel Medioevo era un mondo aperto, varcato e attraversato da migliaia di uomini in movimento, assieme alle loro idee. Prelati e monaci percorrevano distanze anche molto lunghe da un monastero o un’abbazia all’altra per visitare comunità o impiantarne di nuove. Penitenti e pellegrini intraprendevano lunghi viaggi allo scopo di visitare i sepolcri dei martiri o le vestigia di Cristo, per non parlare di quelle forme particolari di pellegrinaggio che furono le crociate o le ben note migrazioni di popoli. Senza scordare i mercanti, che via mare e via terra, oltre alle loro merci, trasportavano idee, immagini, racconti, forme artistiche, invenzioni a loro volta acquisite ed ereditate – in Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia – dal millenario patrimonio della tradizione orientale ed ellenistico-romana.