Giovedì 22 giugno la rassegna di graphic novel Passaggi fra le Nuvole ha ospitato, per la prima volta, un’autrice straniera: la tedesca Nora Krug, che ha presentato L’era dei tiranni. Cosa ci ha insegnato il XX secolo? (Rizzoli Lizard), conversando con Virginia Tonfoni, critica di fumetti.
Da Haimat a L’era dei tiranni
Il precedente lavoro di Nora Krug, Haimat, è stato nominato miglior graphic novel del 2018 da The New York Times e The Guardian. Haimat, che in tedesco significa “patria”, racconta la storia della famiglia dell’autrice durante l’olocausto nella Germania hitleriana. Con L’era dei tiranni, invece, Nora è passata da una storia personale all’illustrazione di un testo altrui. Le sue immagini si affiancano, infatti, a un saggio di Timothy Snyder, scrittore e professore statunitense. I due insieme propongono ai lettori venti lezioni tratte dalla storia dello scorso secolo, presentando idee, ideologie, concetti e credenze attraverso parole e illustrazioni. Una volta trovata una porta d’ingresso per fare proprio il lavoro di un’altra persona, l’immagine è in grado di aggiunge un significato in più alle parole: il passaggio da un testo scritto a un testo visivo permette di presentare una nuova lettura e sorprendere.
Timothy Snyder ha contattato Nora Krug per chiederle di illustrare il suo libro perché aveva compreso che entrambi condividevano lo stesso obiettivo: trattare la storia con un approccio di resistenza.
Un deposito storico particolare: i mercatini delle pulci
Per Nora è importante che emerga il contesto del suo lavoro. Nelle sue opere, infatti, prova a fornire al lettore un’immagine nel tempo del momento che sta rappresentando, ricostruendogli intorno la storia geografica e politica. Le attività di ricerca e documentazione che precedono il lavoro di illustrazione di Nora Krug si svolgono presso archivi e mercatini delle pulci. Questi ultimi rappresentano un deposito storico significativo, che spesso viene trascurato dalla storia ufficiale. Ad esempio, in un mercatino delle pulci turco a Berlino, l’illustratrice ha trovato un album fotografico di un soldato tedesco della Seconda guerra mondiale. Tra le fotografie personali c’è anche un’immagine con grande valore storico: una piazza con preti cattolici, partigiani e corpi di persone uccise. All’inizio Nora Krug non sapeva cosa effettivamente rappresentasse questa foto, ma da subito ha capito che doveva mostrarla. In seguito, ricerche e ricostruzioni ad opera del The New York Times hanno dimostrato che si trattava di un momento appena successivo all’invasione della Polonia da parte della Germania. Sono comunque pochi i documenti che testimoniano ciò che è accaduto in tale piazza.
“Resistete” come Teresa Prekerowa
Ogni capitolo di L’era dei tiranni ha come titolo un precetto, un’indicazione di condotta individuale che ha, però, un riflesso e un’importanza anche per la collettività. L’ottavo capitolo, che si intitola “Resistete”, racconta la storia di una signora polacca, Teresa Prekerowa. Teresa durante l’invasione tedesca della Seconda guerra mondiale portava medicine, alimenti e supporto nel ghetto di Varsavia ed è riuscita anche a far scappare una famiglia di ebrei. Fortunatamente non è mai stata punita dai nazisti per le sue azioni.
Questa parte del libro dimostra che la storia è un accumulo, una stratificazione di esperienze individuali. Come individui abbiamo sempre una scelta, dovremmo comprendere che le scelte che facciamo ogni giorno hanno conseguenze che possono riguardare anche chi non conosciamo nemmeno. Ci sono tante modalità per resistere, come testimonia Teresa Prekerowa.
Illustrazioni di propaganda
L’illustrazione prima della fotografia era l’unico mezzo per rappresentare immagini ed è, quindi, stata utilizzata in modi e con fini differenti. Il disegno era ed è ancora anche un mezzo propagandistico, che può essere utilizzato per influenzare in senso negativo o positivo. Ad esempio, il maiale è stato in diversi momenti storici uno stilema ricorrente per denigrare i propri avversari. I nazisti raffiguravano gli ebrei con le sembianze di questo e lo stesso avveniva nella propaganda antimusulmana dell’impero ottomano. Per riportare questo dato storico senza contribuire alla diffusione di derisione e odio, Nora Krug ha inserito ne L’era dei tiranni la propaganda contro i ricchi contadini della Russia sovietica, anch’essi rappresentati come maiali dal popolo.
Una doppia intervista sulla guerra in Ucraina: il nuovo progetto di Nora Krug
Il prossimo progetto di Nora Krug uscirà in autunno. Oggetto della nuova opera sarà la guerra in Ucraina, documentata in maniera diretta e personale, non politica. Per un anno dall’inizio del conflitto l’autrice ha intervistato settimanalmente un giornalista di nascita russa, ma di fatto ucraino, che vive a Kiev e un altro giornalista russo, che vive a San Pietroburgo. Il fine di tale lavoro di visual journalism è quello di comprendere e provare a trasmettere le conseguenze della guerra sulle persone a livello umano, mettendo a confronto le due esperienze e individuando, anche nel contrasto, punti di condivisione.