“I sogni non devono morire. Mai. Parlo di sogni di pace, fraternità, giustizia sociale. E la satira da sola, senza questo sostegno idealistico rischia di diventare solo rancore e tirar fuori solo la parte peggiore di noi”.
Sergio Staino, intervista a Io Donna, 2015
Giornalista, architetto, regista, insegnante, ma prima di tutto e soprattutto disegnatore e vignettista, Sergio Staino è morto oggi in un ospedale di Firenze a 83 anni, dopo una lunga malattia. Tutti lo ricordiamo per essere il papà di Bobo, il suo personaggio più famoso che nel 1982 comparve per la prima volta sulle pagine dell’Unità, quotidiano del Pci, pur essendo ‘nato’ qualche anno prima sulla rivista ‘Linus’ diretta da Oreste Del Buono.
Sergio Staino aveva un bel legame con Passaggi Festival, poiché, su invito dell’amico e direttore Giovanni Belfiori, inaugurò la prima edizione dell’evento, nel 2013, con una straordinaria mostra di suoi disegni, dove c’era anche una sua tavola inedita.
Tornò a Fano nel 2017, in piazza XX Settembre, per presentare il libro “Troppo facile dire no”, insieme a un altro toscano, Riccardo Nencini.
Commenta Belfiori: “Sergio Staino è stata una persona generosa, arguta, ironica che metteva prima di tutto passione e intelligenza in quei tratti di matita con cui disegnava Bobo, il suo alter ego, e Bibi, personaggio ispirato a Bruna, sua moglie. Ci mancherà la sua capacità di prendersi e prenderci in giro, la sua vis polemica, i suoi pensieri alti, la voglia di chiacchierare, gli occhi che riuscivano a guardare anche quando una degenerazione alla retina l’avevano portato alla cecità. Grazie Sergio”.
Fra le tantissime dichiarazioni di cordoglio e di affetto alla famiglia, vogliamo ricordarlo con due commenti, di opposte parti politiche.
“Ci ha lasciati Sergio Staino, già direttore de L’Unità e padre di Bobo, il personaggio delle sue vignette, interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra. Grazie Sergio, ci mancherai, ma ti porteremo nel cuore” scrive Piero Fassino, ultimo segretario dei Democratici di sinistra, mentre il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ne dà questo ritratto “Se ne va un amico, affettuoso e severo con me, ma pronto al divertimento e al gioco che oggi non sembrano più possibili, e autore per me e per mia sorella delle illustrazioni per “Il diario della capra” (“La nave di Teseo”) in due edizioni di successo, cui Sergio Staino contribuì interpretando il pensiero di un uomo apparentemente dall’altra parte rispetto alla sua, ma che stava dalla stessa parte nel riconoscere i paradossi e le contraddizioni della realtà quotidiana dove non ci sono destra e sinistra, ma intelligenza e stupidità, generosità e miseria, e lui era intelligente e generoso“.