A Fano, il 28 giugno, durante la terza giornata di Passaggi Festival, il palco di Piazza XX Settembre ha ospitato l’evento “Fano, Pesaro, le Marche: la cultura fa crescere le città”, dedicato a Pesaro Capitale italiana della cultura 2024. Protagonisti dell’incontro sono stati i rappresentanti delle istituzioni del territorio: Lucia Tarsi, l’assessore alla cultura del Comune di Fano; Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro, nonché assessore alla cultura e al turismo; Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati; Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura. A moderare gli interventi è stata Anna Rita Ioni, giornalista di Radio Fano.
Un progetto di collaborazione
I motivi per i quali Pesaro è diventata Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2024 sono principalmente due.
Il primo è il fatto che la città ha presentare la propria candidatura mostrando non solo le bellezze e il patrimonio del suo territorio, ma anche l’importanza che negli ultimi anni ha dato allo sviluppo tecnologico, alla sostenibilità e alla valorizzazione dei giovani, oggi protagonisti di numerosi progetti.
Il secondo motivo alla base del successo pesarese è costituito dal fatto di aver condiviso l’attenzione per il territorio e i suoi valori con le altre città della provincia, rendendo anch’esse protagoniste di progetto di collaborazione che mira a valorizzare le Marche e mostrare le sue bellezze ai cittadini di altre regioni, ma anche agli stessi marchigiani.
L’obbiettivo di questo progetto è ora quello di candidare la Provincia di Pesaro Urbino a Capitale della Cultura Europea: essa ricalca perfettamente i canoni necessari per poter ricevere questo riconoscimento e, inoltre, l’elezione di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura ha portato con sé la giusta motivazione per sviluppare il potenziale da sempre insito all’interno dei nostri meravigliosi, ma purtroppo sconosciuti, borghi marchigiani.
Il patrimonio culturale di Fano
Fano possiede un ricco patrimonio architettonico, spalmato gradualmente in ogni angolo della città, che permette anche di notare i vari cambiamenti secolo per secolo. Questo rappresenta una ricchezza immensa per la terza città delle Marche. Non manca poi il patrimonio artistico, costituito dalla Chiesa di San Francesco, dalle Mura Malatestiane, dalle dimore private… Su questo punto si è soffermata l’assessore alla cultura Lucia Tarsi, presentando le sue idee per la valorizzazione della cultura, i progetti che vuole realizzare durante il suo mandato. Secondo lei, la collaborazione tra l’amministrazione e i cittadini fanesi sarà fondamentale per esprimere la grande creatività che potenzialmente ha questa città e per fare in modo che la sua cultura diventi viva. Un esempio di una collaborazione del genere sono proprio i giovani volontari di Passaggi Festival.
Fano ha provato in passato a candidarsi come Capitale Italiana della Cultura, puntando sull’unicità che le deriva dal suo rapporto con Vitruvio, aspetto verso il quale è essenziale indirizzare risorse e ricerche. L’assessore Tarsi ha affermato, inoltre, che con nella provincia è possibile riconoscere una triangolazione perfetta tra Fano romana, Pesaro dell’800 ed Urbino rinascimentale.
Capitale Italiana della Cultura e i gli effetti sul turismo
Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura influenza profondamente il flusso turistico. Anche a Pesaro, infatti, il numero di turisti è aumentato notevolmente nell’ultimo anno. Ad incrementare sono stati anche i rapporti tra le città marchigiane, che si stanno conscendo tra loro, scambiandosi le proprie storie e culture. In questo modo si sta creando una rete tra le diverse realtà regionali, aumentando i flussi turistici anche all’interno delle Marche.
Proprio per favorire la diffusione e la conoscenza delle storie marchigiane, è stato organizzato il Festival MArCHESTORIE. Questo ha come obiettivi far conoscere le Marche attraverso la cultura e le rappresentazioni dal vivo, attirare turisti presso i nostri caratteristici borghi, ma anche favorire la conoscenza tra città della nostra stessa regione.
La Fondazione Marche Cultura
Fondazione Marche Cultura è una fondazione marchigiana che ha come obbiettivo quello di portare concretezza nei progetti culturali e accompagnare diverse identità nella realizzazione di progetti culturali, tra cui figura anche Passaggi Festival. Alla base di questa fondazione vi è la convinzione che la cultura sia dialogo e la presenza all’evento di ieri dei rappresentanti sia della città di Fano che quelli di Pesaro testimonia che questa idea è condivisa anche dalle amministrazioni comunali.
Il compito di Fondazione Marche Cultura è quello di aiutare le varie città nei loro progetti, senza però prevaricarle imponendo progetti non pensati da loro. Per questo, viene coinvolta nei progetti culturali solo a seguito di una richiesta delle città. Può capitare che sia la stessa associazione a presentare un progetto, creando però una stretta collaborazione con l’interessato, sempre secondo la convinzione che la cultura sia dialogo.
Passaggi Festival: una festa per Fano
Lucia Tarsi ha affermato che il successo di Passaggi Festival può essere compreso guardando i suoi numeri: si sta svolgendo ora la dodicesima edizione, numerosi volontari sono coinvolti e ogni anno vengono invitati ospiti sempre più illustri. Il festival della saggistica rappresenta una grande festa ed un orgoglio per i fanesi, come sottolinea anche Giorgia Latini. Secondo Daniele Vimini, il valore aggiunto di Passaggi Festival è il fatto che sia in grado di promuove lo scambio di idee, impossibile in una realtà solitaria come quella della rete. Per Andrea Agostini, invece, la chiave del successo è il fatto che si riescano ad unire in un’unica manifestazione temi molto diversi tra loro, attirando così l’interesse di un pubblico vario.