Malika Ayane, Passaggi Festival 2023

 

Malika Ayane è una cantautrice italiana, ha pubblicato sei album, partecipato a cinque Festival di Sanremo e fatto concerti in Italia e all’estero. Ha duettato con molti nomi celebri della musica italiana (Paolo Conte, Francesco De Gregori, Andrea Bocelli) ed è stata conduttrice e ospite in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha composto e cantato brani per il cinema. Oltre alla passione per il teatro (ha preso parte a due musical: “Evita” nel 2016 e “Cats” nel 2022) si è recentemente dedicata anche alla scrittura. Proprio per questo motivo Malika Ayane, a Passaggi Festival, presenta il suo primo libro “Ansia da felicità” (Rizzoli). Conversa con l’autrice Carolina Iacucci (Dottore di ricerca in critica letteraria e letterature comparate). La cantautrice, in questa occasione, si vede inoltre assegnataria del “Premio Fuori Passaggi”, le conferisce il Premio l’Assessore al Turismo e ai Grandi eventi Etienn Lucarelli.

 

 

Malika come scrittrice

 

Malika Ayane si presenta sul palco dinnanzi a centinaia di persone. Il pubblico, in questa occasione, però, non è quello di un concerto ma di un Festival del libro. Questa volta Malika non canta, non mette in mostra quella voce “arancione scuro che sa di spezia amara e rara” (cit. Paolo Conte) che la folla, fan o meno, conosce ormai molto bene, questa volta Malika parla tranquillamente, con serenità ed il pubblico ascolta in totale silenzio, rapito. La cantautrice racconta come questo libro sia stato scritto in luoghi affollati come aeroporti, bar e sale colazioni degli alberghi poiché è in questi posti, dove si concentra la vita, dove il tempo sembra scorrere alla velocità della luce, che le cose succedono, dove i fatti cambiano la vita di chi li compie e di chi ne è testimone. Malika parla dello scrivere come una “somma di introspezione e capacità d’osservazione di ciò che accade attorno a noi”. Questo libro, infatti, non è un’autobiografia ma una storia che, almeno in parte, trae ispirazione da esperienze personali.

 

La vita è come un’opera d’arte

 

Nell’opera vengono messi alla luce numerosi aspetti che fanno parte, quantomeno parzialmente, della vita di ognuno di noi. In particolare Malika si sofferma sul tema della diversità o, meglio, del “sentirsi diversi dagli altri”:

Sono sempre stata diversa dagli altri: mia madre è italiana mentre mio padre marocchino, in Marocco mi vedevano come italiana mentre in Italia come marocchina. Ciò che ti serve, in queste occasioni, è una forte capacità d’adattamento, anche per evitare di chiudersi troppo in sé stessi. La vita è come un’opera d’arte, scegli tu come viverla, quali pennellate dare, che versi scrivere, se e quando esserne protagonista. Soprattutto, però, non bisogna mai rinunciare a sognare: a 18 anni servivo ai tavoli come cameriera e sognavo di essere una cantante. Ricordo bene questa mia fantasia secondo la quale, dopo il successo come cantante, venivo intervistata e raccontavo di aver cominciato la mia carriera subito dopo aver lasciato il lavoro come cameriera”.

 

 

L’ansia da felicità

 

Il libro di Malika è una raccolta di racconti nei quali tutti i protagonisti vivono in uno stato costante, appunto, di “ansia da felicità”. La realtà non è mai definita, bianca o nera, ma ci si presenta in un’immensa ruota di sfumature cangianti, per cui basta un attimo per cambiare totalmente gli stati d’animo che ci guidano nelle nostre giornate. Questa complessità emotiva “regola” i racconti dell’opera di Ayane. Scenari urbani come la città di Milano o Parigi sono quelli utilizzati dall’autrice poiché è nelle grandi realtà che si può davvero incontrare chiunque, lasciando ampia possibilità al destino di mettersi all’opera e, uscendo di casa, lasciarsi travolgere dalla casualità che regola la nostra vita. Questo libro, dunque, è unione di felicità, tristezze, indecisioni e amori; trae ispirazione tanto dalla vita di Malika quanto da quella di ognuno di noi.

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