Donna Summer. La voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop
di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, Coniglio Editore
Quando dieci anni fa giunse inaspettatamente la notizia della prematura scomparsa di Donna Summer, di colpo i dancefloor di tutto il pianeta interruppero i suoni elettrizzanti e le luci stroboscopiche. La disco music aveva perso la sua regina.
Voce potente e policroma, nell’arco di quasi 4 decenni la superstar di Boston vende più di 150 milioni di dischi, vince 5 Grammy, un Oscar ed ottiene una valanga di dischi d’oro in ogni parte del globo. Incontrastata sovrana del dancefloor, ma anche icona della musica pop, la Summer emblematizza l’intramontabile colonna sonora degli anni ’70/’80 con una pletora di megahits, di cui spesso è anche autrice: dalla sensuale Love To Love You Baby alla futuristica I Feel Love, da Last Dance a Mac Arthur Park, fino a Hot Stuff, Bad Girls, On The Radio, No More Tears, She Works Hard For The Money e This Time I Know It’s For Real, tra i tanti.
Ma c’è di più. Le sue radici artistiche, tra rock psichedelico e musical, risiedono in quel di Monaco di Baviera dove Donna, con i produttori Giorgio Moroder e Pete Bellotte, inizia l’ascesa verso il successo mondiale lavorando nel tempo con nomi quali John Barry, Barbra Streisand, Quincy Jones, Bruce Springsteen, tra gli altri. Trascendendo etichette e stilemi musicali, la Summer, con il suo straordinario e poliedrico talento, diventa un faro senza tempo per le successive generazioni di artisti fino ai giorni nostri.
Non una mera biografia, questo volume, impreziosito dalla prefazione di Pete Bellotte e da interviste esclusive degli autori alla cantante e a personaggi a lei vicini, offre uno spaccato inedito del percorso esistenziale e artistico di questa grande star, delineando il contesto storico e sociale in cui il suo magico arcobaleno di voci e suoni si è riflesso.
“Non sono stata io ad aver scelto la musica. È la musica che ha scelto me”. Donna Summer