Domenica 30 giugno, al Pincio di Fano, si è svolto il penultimo appuntamento della rassegna Fuori Passaggi che ha visto come ospite Frankie Hi-Nrg MC, il famoso rapper e cantautore italiano. Frankie, il cui nome reale è Francesco Di Gesù, ha presentato il suo libro “Faccio la mia cosa”, conversando con l’esperto di musica Luca Valentini .

Il legame con Fano

Per Frankie Hi-Nrg il nostro territorio non è di certo una novità. Molte delle sue vacanze estive le ha trascorse a Torrette di Fano e il suo primo microfono lo ha impugnato a Marotta. Infatti, abitando a Città di Castello, d’estate si avvicinava alla costa fanese anche per motivi di parentela. Da allora Frankie ha pubblicato cinque album e un libro.
Il suo primo album “Verba Manent”  è del 1993 e all’inizio contiene una traccia estratta dal primo disco che ha ascoltato cioè un 45 giri sull’allunaggio uscito con la rivista “L’Europeo” e regalatogli da suo padre.

“Faccio la mia cosa”

Il suo primo libro, “Faccio la mia cosa” è un viaggio Tra la storia personale di Francesco di Gesù, la storia del rap e la storia di Frankie. Il tutto è accompagnato da dei QR code che si possono scansionare per ascoltare le canzoni che vengono citate. Secondo Frankie infatti di qualunque forma d’arte si parli, se non si dà esperienza della stessa, è inutile parlarne. Si può descrivere la Cappella Sistina con tutti i dettagli, ma se non la si percepisce con i propri sensi si rimane vincolatI a chi l’ha descritta. È per questo che ha implementato il libro con delle estensioni sensoriali. Inoltre il libro diventerà presto uno spettacolo teatrale che farà il giro d’Italia.

La storia dell’Hip pop

L’Hip pop è un genere nato da un manipolo di ragazzini che, utilizzando i dischi che avevano in casa, sono stati capaci di creare un nuovo genere e una  cultura partita dal basso ma capace di cambiare tutto rapidamente. La data di nascita ufficiale di questo genere è l’ 11 agosto 1973, giorno in cui DJ Kool Herc decise di fare una festa tra adolescenti in un condominio anonimo della zona Sud del Bronx. Qui venne sperimentata una tecnica originale per mettere i dischi. Kool Herc si accorse che nelle canzoni vi era un momento, detto break di batteria, in cui le persone iniziavano a muoversi in modo energico. Allora iniziò a raccogliere i break delle varie canzoni e a metterli in sequenza. I ballerini impazzirono e inaugurarono la break dance, cioè la danza ballata sui break. Inoltre con un microfono, che serviva ad avvisare i ragazzi dell’arrivo dei genitori, Coke La Rock iniziò ad incitarli e così venne creato il lavoro dell’MC.

Dalla musica alla cultura planetaria

James Brown è stato il creatore del primo break. Egli infatti, con consapevolezza, cercò di far suonare il batterista da solo considerando la sua parte importante come una mamma. L’intuizione di mettere al centro della composizione la batteria fu geniale e ancora oggi si compone così. Gli altri strumenti si inseriscono su questa ossatura ritmica, come dei blocchetti ripetuti. Frankie, quando compone un pezzo, per prima cosa realizza la linea di batteria, su cui poi si costruisce dei mattoncini che si mettono e tolgono da un’impalcatura già prestabilita, come in un foglio di parole crociate.
Il nuovo genere musicale basato sui break ha influenzato vari ambiti, come quello della moda. Molti elementi, ancora oggi, sono mutuati dall’Hip-pop. Un esempio sono le scarpe Adidas, a cui i Run DMC dedicarono una canzone a quelle scarpe che li avevano accompagnati dalle periferie al palco del Live Aid. Furono i primi a stipulare un contratto di sponsorizzazione con una marca come l’Adidas, per milioni di dollari, trasformando una casa per articoli sportivi in una casa di moda.

Flash Dance

In ogni capitolo del libro Frankie parla della musica e dei film che ascoltava in un determinato periodo. Molto importanti sono stati “Profondo rosso”, “Guerre Stellari” e anche “Flash dance”. Quest’ultimo film è una commedia che contiene una scena di ottanta secondi in cui ci sono dei ballerini che si esibiscono sulle note di “It’s Just Begun” di Jimmy Castor Bunch. Si tratta della crew di ballerini più famosa, che ha inventato il moonwalking copiato da Michael Jackson. Questa sequenza è importantissima perché è il più importante biglietto da visita che l’Hip-pop ha distribuito al mondo. Dieci anni dopo il 1973, data di nascita dell’Hip-pop, un film come Flash Dance è riuscito ad implementare la sua diffusione. Molti ragazzi si sono procurati la videocassetta  per emulare la break dance messa in scena.

La diffusione: dalla follia alla linearità

Frankie ha concluso la storia analizzando l’andamento del genere rappresenta la sua scelta di vita. Improvvisamente da tutta la follia con cui ha esordito, l’Hip-pop aveva raggiunto un livello e non era più qualcosa per creare un distacco dall’infamità e dall’orrore circostante, un cuscinetto di estetica o invenzione o improvvisazione. Era diventato una cultura e bisognava definirlo. Grazie ai Run DMC venne ascoltato anche dai bianchi e riprodotto dai Beastie Boys. Ha subito quindi un processo di asciugatura, che dall’esagerazione iniziale lo ha portato ad assumere forme molto più lineari ed essenziali.

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