Maurizio e Sandro Di Massimo a Passaggi Festival 2022

La quinta giornata di Passaggi ha ospitato, per la Rassegna “Passaggi di Benessere (Mente Corpo Anima)”, i fratelli Maurizio e Sandro Di Massimo. Insieme all’attore Francesco Falabella, hanno spiegato quali sane abitudini possano portare ad un miglior invecchiamento.

Un’opera per vivere più a lungo

Il libro che hanno pubblicato i fratelli Di Massimo si intitola “Sane abitudini per invecchiare bene” (Macro Edizioni). Lo scopo di quest’opera è quello di presentare delle abitudini di vita che permettano di rimanere in salute. Non è quindi un libro per soli anziani, ma una mappatura di consigli che tutti possiamo adottare per migliorare lo stile di vita, che il medico Pierluigi Rossi ha definito “un manuale per chiunque decida di vivere più a lungo”.
Gli autori si sono rivolti al pubblico incuriosito dell’ex Chiostro delle Benedettine portando le loro conoscenze, perfettamente fuse tra scienza e tradizione. Maurizio è infatti un insegnante di yoga e naturopata, mentre Sandro è biologo ed esperto di piante alimentari. Le loro diverse formazioni consentono quindi di approcciare l’argomento da diversi punti di vista, ma con l’unica finalità di sfidare l’invecchiamento tramite la prevenzione. Si definiscono come due emisferi cerebrali, che comunicando creano qualcosa di molto interessante.

Tradizione e scienza riguardo l’invecchiamento

Gli Antichi Greci e le popolazioni Orientali hanno sempre coltivato l’idea di preservare la salute. Oggi questo concetto è andato perso, perché si punta più sull’aggiungere anni alla vita e non vita agli anni. Il mercato è complice di questo concetto, perché propone soluzioni che nascondono la paura della morte e che mirano a renderci dei longevi consumatori: gli integratori, la chirurgia plastica. L’opera dei fratelli Di Massimo riprende invece l’antica tradizione di vivere con qualità attraverso consigli basati sulla scienza quali mangiare poco, muoversi tanto e dormire serenamente.

Un libro di ecologia del benessere

Per Sandro Di Massimo la scienza e la tradizione hanno numerosi punti di contatto, per cui è necessaria una visione completa dell’invecchiamento. Il primo esempio citato è quello dei meccanismi di stress ossidativo, che porta a produrre numerosi radicali liberi capaci di contribuire allo sviluppo di patologie neurodegenerative. L’accumulo di radicali liberi o ROS (Specie Reattive dell’Ossigeno) porta allo sviluppo di scorie metaboliche. Il nostro corpo ha dei meccanismi di contrasto naturali, come alcuni enzimi. Possono aiutarci però anche delle sostanze esogene come il resveratrolo che si trova nel vino rosso.
Si è parlato anche del campo dell’epigenetica, che ha dimostrato come il nostro patrimonio genetico sia influenzato dall’ambiente. L’espressione dei nostri geni dipende anche dal nostro stile di vita, dal luogo in cui viviamo e da altre variabili legate a chi siamo. Ci sono molteplici età, non solo anagrafica ma anche biologica, psicologica sociale. Potrebbero esserci quindi degli aspetti del nostro stile di vita in grado di rallentare il processo d’invecchiamento.

Una medicina personalizzata

Maurizio Di Massimo propone una medicina che sia simile a quella ayurvedica, la quale ha una visione olistica della persona, in grado di considerare corpo, mente e spirito. Al contrario della medicina occidentale, divenuta sin troppo specialistica e incapace di vedere l’insieme, la medicina ayurvedica ha una visione preventiva che incoraggia la persona ad impegnarsi per stare bene. La cultura indiana permeava la cultura occidentale sin dai tempi dell’Antica Grecia. Quindi la consuetudine di “orientarsi” cioè di guardare a Oriente, ha una radice antica.
Si è parlato anche di quanto il mondo vegetale sia ricco di sostanze antiossidanti, come la curcumina. Il fondatore della dieta mediterranea, il medico Ancel Keys, inserì al suo interno ben 120 piante. Sono quindi fondamentali, soprattutto in un’alimentazione come quella attuale che sembra aver appiattito il senso del gusto. Rosmarino, timo, alloro e salvia sono un’aggiunta di sapore anche un ottimo aiuto contro lo stress ossidativo.

Il digiuno intermittente

Un altro consiglio dei fratelli Di Massimo, basato su evidenze scientifiche è quello del digiuno intermittente. Questa pratica consiste nel saltare un pasto, ad esempio una cena, per consentire ai meccanismi di autofagia di ripulire il nostro corpo. Andrebbe seguito anche il famoso detto di alzarsi da tavola con la fame, perché la restrizione calorica è associata ad un miglioramento della salute. Al digiuno alimentare va abbinato anche quello tecnologico, che i due fratelli propongono spesso nei loro ritiri rigeneranti. Una precisazione: il digiuno non ha come scopo quello di dimagrire, quindi è slegato da un principio edonistico. È però il sistema più semplice ed economico per acquistare salute, a differenza di numerosi “miracolosi” prodotti.

Le sirtuine, proteine dell’invecchiamento

L’invecchiamento è un processo fisiologico e non patologico. Ogni volta che una cellula si divide accorcia i telomeri, ovvero le parti finali dei cromosomi. Si arriva poi ad un momento in cui i telomeri sono così corti da impedire che la cellula si divida e indirizzarla verso la morte. A rallentare l’accorciamento di queste porzioni vi sono enzimi quali le telomerasi, ma anche delle proteine come le sirtuine. È stato inoltre dimostrato che l’eccesso di insulina inficia sulle sirtuine, per cui un’alimentazione con elevati picchi glicemici comporta un’iperinsulinemia che potrebbe danneggiare gli organi e accelerare i processi di invecchiamento.

Ultima, ma non meno importante: l’attività fisica

L’incontro si è poi concluso con una serie di domande dal pubblico e ricordando che oltre all’alimentazione è importante svolgere attività fisica, tra cui lo yoga. Bastano trenta minuti al giorno per favorire la neoangiogenesi e liberare delle sostanze quali le neurotrofine, entrambi aspetti benefici per il cervello e per la memoria.

CONDIVIDI!