Il mio nome è Tartaglia
di Guido Quarzo e Anna Vivarelli, Editoriale Scienza
L’appassionante racconto romanzato dell’infanzia e giovinezza di Nicolò Fontana detto Tartaglia, grande matematico italiano del Cinquecento, scopritore del Triangolo di Tartaglia.
Brescia, 1512. Durante il sacco della città a opera dell’esercito francese, il giovane Nicolò Fontana, nato in una famiglia povera e senza padre, riceve un colpo di spada in pieno volto, inferto da uno spietato soldato italiano passato dalla parte del nemico. Il tragico episodio segna profondamente la vita del ragazzo dal momento che il viso ne porterà per sempre le cicatrici, compromettendo persino la sua capacità di articolare le parole. Per Nicolò, tuttavia, la balbuzie diventa l’occasione per sviluppare straordinarie doti di riflessione e di calcolo.
D’ora in poi tutti lo conosceranno come Tartaglia: non più un insulto, ma il nome di un giovane pronto a sfidare il mondo con la forza dell’intelligenza e della determinazione. La sua curiosità e la profonda amicizia con un vecchio soldato, un acuto carpentiere e la dolce figlia di un ricco possidente gli consentiranno infatti di studiare e diventare insegnante, elaborare progetti meccanici avveniristici e porre le basi per future importanti scoperte matematiche, come il triangolo numerico che porta il suo nome.
Guido Quarzo e Anna Vivarelli, autori di questo terzo volume della fortunata collana “Racconti di scienza”, ricostruiscono l’infanzia e la giovinezza del celebre matematico, mescolando dati storici ed elementi di fantasia. Il giovane lettore, tra affollate botteghe, laboratori segreti e antiche biblioteche, sarà coinvolto in un flusso narrativo incalzante e suggestivo, dove non mancheranno intrighi e misteri. Un affresco dell’Italia del Cinquecento e un inno all’infinito amore per la scienza del protagonista: Nicolò Tartaglia, il ragazzo prodigio.
Il volume è illustrato dall’illustratrice Silvia Mauri.