FanoLetizia Battaglia e Andrea Barbato protagonisti a Passaggi Festival di due mostre fotografiche: le ‘rielaborazioni’ della fotografa palermitana e le foto inedite che ritraggono il grande giornalista tra lavoro e vita privata

La mafia brutta, sporca e cattiva di Letizia Battaglia

Non chiamatela fotografa di mafia perché vi risponderà che è “un’etichetta insopportabile”. Letizia Battaglia, nata a Palermo 83 anni fa, è la più famosa e importante fotoreporter italiana, prima donna ad essere assunta con questo incarico in un giornale. Il giornale era L’Ora di Palermo, anno 1974, e Letizia aveva già 40 anni. Da quel momento ha fotografato di tutto, come deve un fotografo di cronaca. Solo che lei le foto scattate per documentare i morti di mafia degli anni di piombo a Palermo, le ha utilizzate “per raccontare alla gente quanto brutta, sporca e cattiva fosse la mafia”, per dirla con le sue parole.

Le fotografie di questa donna dalla vita e dalla carriera straordinarie saranno esposte nella mostra Punctum Donna nell’ambito di Passaggi Festival della Saggistica, in programma a Fano dal 27 giugno al primo luglio (Palazzo de Pili, Casarredo, dal 27 giugno al 10 agosto, ingresso gratuito). La mostra riunisce alcune delle foto della documentazione dei fatti di mafia scattate in circa venti anni, rielaborate, “rivitalizzate”, come spiega l’autrice, mettendo un “punctum” diverso: davanti alla foto di un uomo che spara, o di un morto ammazzato, la Battaglia ritrae un’immagine femminile, come il ventre nudo di una donna, “che dà vita”, o quella di donne bagnate, “perché l’acqua pulisce”. E così attraverso il soggetto a lei più caro – la donna – Battaglia sostituisce la morte con la vita, lavorando sull’essenza dell’immagine, il punctum, che Roland Barthes nel suo “La camera chiara” definisce “quella fatalità che” in una fotografia “mi punge (ma anche mi ferisce, mi ghermisce)”.

La sera di giovedì 28 giugno Letizia Battaglia sarà, poi, sul palco di piazza XX Settembre con Adriano Turrini, presidente di Coop Alleanza 3.0, e Giorgio Santelli di Rai News24 in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Attilio Bolzoni, “Imperi criminali” (Melampo).

Le immagini di Andrea Barbato in famiglia e al lavoro

Il personaggio protagonista della seconda novità nella sezione arti visive di Passaggi non è un autore ma l’oggetto di una mostra. Alla Galleria del Monte, nel centro storico di Fano (dal 27 giugno e fino al 29 luglio, ingresso gratuito) saranno esposti una trentina di scatti, molti dei quali inediti, che comporranno la raccolta fotografica che vuol essere un omaggio ad Andrea Barbato, al quale è dedicato l’omonimo premio, patrocinato dall’ordine nazionale dei giornalisti, assegnato ogni anno dal festival (quest’anno sarà consegnato a Piero Angela).

In mostra ci saranno immagini che ritraggono Barbato nell’ambiente familiare e in quello lavorativo. La mostra è una novità ed è un progetto di Passaggi Festival realizzato grazie alla collaborazione di Rai Teche e della famiglia Barbato, i cui figli Nicola e Tommaso prenderanno parte al festival.

Il programma completo su: www.passaggifestival.it

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