Marco Riccomini, Passaggi Festival 2022

Marco Riccòmini è uno storico dell’arte, formatosi professionalmente a Londra, al rientro in Italia ha diretto per 5 anni il Dipartimento dei dipinti antichi di Finarte Casa d’Aste a Milano, quindi per 10 anni quello di Christie’s Italia. Sono numerosi i suoi contributi su riviste del settore, cataloghi di mostre e di musei. Oltre ad aver registrato alcune puntate di “Le Meraviglie” per Rai Radio 3 ha scritto diversi libri, l’ultimo dei quali, “Un breve incanto. Dizionario semiserio sul mercato dell’arte” (La Nave di Teseo), presentato questa sera a Passaggi Festival in occasione della rassegna saggistica “Arte, una storia per tutti”.

La copertina, un caso di risonanza mondiale

Marco Riccomini giunge sul palco di Passaggi e si guarda attorno. Il Chiostro delle Benedettine è lo scenario della sua conferenza o, meglio, chiacchierata con Ivan Antognozzi (Direttore Fondazione Marche Cultura). Mentre parla si ferma a sottolineare la bellezza della città e dei suoi scorci, la rilevanza storica e artistica di Fano e dell’immenso potenziale turistico. Con grande interesse del pubblico Marco comincia a descrivere il suo libro, a cominciare dalla copertina. La copertina del libro, infatti, è l’opera di Bansky “Girl with the red baloon”. L’opera non è niente di speciale: una bambina di colore nero su sfondo bianco che tiene in mano un palloncino rosso. Se non fosse che nell’esatto istante in cui l’opera viene battuta (in gergo artistico “venduta all’offerente durante l’asta”) questa si autodistrugge, si spezza a metà. Bansky voleva infatti annullare i valori che stanno dietro il mercato dell’arte: perché spendere milioni per un’opera d’arte quando con quei soldi si lenirebbero problemi come la fame e la povertà nel mondo? L’incredibile (e forse Bansky lo sapeva) è che nel momento in cui l’opera si autodistrugge vale il triplo, ovvero $25.4 milioni. Questo perché, ci spiega Riccomini, è il gesto che rende valevole l’opera. A quell’oggetto si va a legare anche la performance e, dunque, oltre al valore artistico dell’opera di un autore riconosciuto si aggiunge il pensiero dell’atto ad essa legato.

L’impostazione del saggio, dizionario semiserio

Ivan Antognozzi sposta l’attenzione sul titolo del libro: “Un breve incanto. Dizionario semiserio sul mercato dell’arte”. Innanzitutto, “incanto” poiché la “vendita all’incanto” è il termine tecnico per “vendita d’asta”. Si tratta poi di un dizionario a tutti gli effetti, infatti il saggio si compone di una settantina di termini artistici (principalmente inglesi e francesi) affiancati ciascuno da un’immagine che ne chiarisce il concetto ma non ne rappresenta l’azione effettiva. Tuttavia il dizionario è semiserio dato che queste nozioni perché, anche se non sembra, di nozioni tecniche si parla, sono trattate con un linguaggio dedicato ai non addetti ai lavori, con esempi e chiarimenti per comprendere appieno il concetto e l’utilizzo di ciascun vocabolo.

I vocaboli artistici “semiseri”

Tra le varie parole eccone alcune di cui ha parlato l’autore: “Accrochage”. L’immagine è una foto in bianco e nero di un uomo molto alto e magro appeso con entrambe le mani ad un ramo di un albero mentre guarda in camera sorridente. Il significato del termine è “Appendimento” e con esso si intende l’atto dei responsabili delle case d’asta mentre appendono opere d’arte al muro prima di essere vendute. “Sleeper”, termine affiancato dalla foto, anch’essa in bianco e nero, di una ragazza che tenta di sorreggere il suo partner ubriaco nel mezzo di una pista da ballo. Il significato letterale di questa parola è “Dormiente”, è un vocabolo utilizzato per indicare un’opera il cui valore iniziale è decisamente minore rispetto a quello poi riconosciutole. Infine un’ultima parola: “Connoiseur” cioè “Riconoscitore” ovvero colui che riconosce l’oggetto d’arte che si ritrova ad esaminare, ne indica la provenienza, il periodo storico di produzione, l’autore e, di fatto, ne effettua un’iniziale stima.

Un prossimo dizionario dell’arte

Per concludere Marco Riccomini dichiara che forse, in futuro, potrebbe vedere la luce un secondo volume con la stessa impostazione del primo. “Questo mercato è ricchissimo di parole delle quali conosciamo un vago senso e che nel mercato dell’arte hanno un significato totalmente diverso. Questo dizionario potrebbe essere interessante quanto utile per comprendere il significato, l’etimologia e la pronuncia di alcune parole del settore dell’arte e del suo mercato” così l’autore ha concluso il suo intervento a Passaggi Festival.

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