La prima giornata della rassegna Grandi Autori Passaggi Festival 2018 ha avuto, come ospiti sul palco, due personaggi molto importanti, Michele Torpedine e Marino Bartoletti. Il primo è manager e produttore musicale del trio lirico Il Volo e lo è stato di altri grandi artisti italiani come Luciano Pavarotti o Zucchero. L’altro è giornalista sportivo e conduttore televisivo. Apparentemente i due non hanno nulla in comune, ma, in realtà, si conoscono e sono molto legati.
Il palco ha ospitato anche Gianluca Ginoble, arappresentare Il Volo, e Marco Viroli, a condurre la serata (in foto, da sinistra Torpedine, Viroli e Bartoletti). Gli autori hanno dialogato di fronte ad una numerosissima platea. L’affluenza del pubblico per l’avvio della manifestazione è stata sorprendente, e i primi ad averlo riscontrato sono stati proprio Bartoletti e Torpedine.

Due libri a contatto tra loro

I due libri che sono stati presentati sono stati il frutto di due autori molto diversi, ma al contempo molto simili. “Ricomincio dai tre”, il libro di Michele Torpedine, cita esplicitamente l’amico Marino Bartoletti e “Bar Toletti. Così ho digerito Facebook”, di cui Bartoletti è autore, cita Torpedine indirettamente.
Quest’ultimo, presentato in prima nazionale proprio a Passaggi Festival, raffigura in copertina il trio di cui Torpedine è produttore.

Il diario di Marino Bartoletti

Nonostante Bartoletti non ami definirsi scrittore, questo è già il secondo volume di una raccolta di pensieri e di veri e propri articoli giornalistici pubblicati sul social network Facebook.
Facebook è per Marino Bartoletti un diario di emozioni, pensieri ed idee.
In “Bar Toletti. Cosi ho digerito Facebook” l’autore presenta centoventi ritratti di personaggi appartenenti a quasi ogni campo del panorama italiano. Tra questi, alcuni sono proprio frutto del lavoro di Michele Torpedine. A Luciano Pavarotti, ad esempio, è dedicato un intero capitolo mentre i ragazzi de Il Volo sono raccontati come figure amiche e molto legate all’autore. A questi Bartoletti offre, nel suo libro, un giudizio molto più umano che artistico.
Con il primo volume “Bar Toletti. Così ho sfidato Facebook”, l’autore è diventato Best Seller per la casa editrice Minerva, rendendo cartacei e toccabili con mano tutti i post pubblicati sulla sua pagina Facebook. Anche nel caso del secondo volume presentato a Passaggi Festival, la spontaneità dei pensieri di Bartoletti è palpabile.
Durante la presentazione Marino Bartoletti ha fatto spesso riferimento a Michele Torpedine, celebrando il modo molto diretto con cui l’amico riesce a dire la verità senza censure.

La verità di Michele Torpedine

“Ero stanco di sentire bugie” ha affermato proprio Michele Torpedine presentando “Ricomincio dai tre”. Già dall’incipit, infatti, il libro è ricco di polemica nei confronti di tutti quegli artisti che non sanno ringraziare e che non ricordano le proprie origini. Si riferisce, tra tanti, a Zucchero o ad Andrea Bocelli.
I suoi aneddoti riguardano, però, l’ambiente lavorativo e non mirano mai a quello personale, così da non cadere mai nella disonestà.
Torpedine racconta le storie di oltre vent’anni fa, appartenenti all’ambiente musicale in cui l’autore vive. Storie viste, però, da dietro le quinte.
Racconta dell’idea geniale avuta una sera del 1985, quando decise di riunire in tournèe Gino Paoli e Ornella Vanoni, e dei rapporti con tutti gli altri artisti con cui ha lavorato, come Gino Paoli. E, certamente, racconta de Il Volo, di come li ha scoperti guardando Ti Lascio Una Canzone e dei loro dieci anni di lavoro insieme.
Anche Michele Torpedine non si definisce uno scrittore, ma il suo è un libro che andava scritto, un po’ per liberazione personale, un po’ per fare in modo che la verità non venisse celata.

Due libri, quindi, molto piacevoli e adatti anche a chi non è un grande amante dei saggi.

CONDIVIDI!