Passaggi_Festival_2018_Maugeri_OspiteOspite dell’ultimo incontro della rassegna “Passaggi con Catena” è un importante personaggio della musica: Paola Maugeri. Ha conversato con Catena Fiorello e il dj Luca Valentini riguardo ai temi più disparati lasciando anche spazio per domande e curiosità del pubblico. La Maugeri ha sostenuto che purtroppo al giorno d’oggi non si dà più valore alla musica. Il fatto di scaricarla invece che acquistarla è irrispettoso nei confronti degli artisti. La musica ha infatti bisogno di fisicità, di essere toccata; se diventa un file è morta. Questo spesso avviene anche a causa dei discografici che non mirano più a far sbocciare gli artisti, ma a farli vivere un unico momento di gloria. E ciò ci spinge irrimediabilmente a scaricarla.

 

Musica Rock e resilienza

Paola Maugeri ci tiene a precisare che il rock non è solo, come molti lo intendono, il “sesso, droga e rock ‘n roll”. Così come non è un genere che si contraddistingue perché seguito da persone maleducate e con i tatuaggi. Il rock è un genere di musica meraviglioso proprio come i suoi musicisti. Alla domanda di Catena sul perché avesse voluto accostare questo genere musicale alla resilienza, la risposta è molto forte. Paola sostiene che molti artisti rock abbiano avuto storie di resilienza. Ossia di momenti bui e di fatica da cui però sono riusciti ad uscire spesso grazie alla musica. Un’altra cosa molto importante per la formazione degli artisti oltre alla resilienza è l’imitazione. La Maugeri si riferisce alle cover-band che sono fondamentali per formare il proprio gusto musicale.

La musica…del pubblico

Come già scritto è stato lasciato molto spazio per le domande del pubblico. Qualcuno ha chiesto alla Maugeri cosa pensava dei ragazzi che studiano ascoltando la musica. Lei ha risposto che il nostro cervello non è predisposto a fare più cose contemporaneamente, ma che i nativi digitali potrebbero riuscirci. Questo perché sono una generazione che fin dalla nascita vive a contatto con il suono degli smartphone. Sostiene anche però che soltanto ascoltando musica classica è possibile riuscire a far fruttare le nostre ore di studio, perché il resto dei generi ci distrae. Catena ha invece domandato quale artista aveva lasciato in lei qualcosa nel male e nel bene. Il leader dei Pink Floyd, Roger Waters, che a 74 anni ha organizzato un tour con più di duecento date. Questo perché spera che la sua musica spinga la gente a scoprire la propria parte più empatica e che porti a riconoscere che siamo tutti parte dell’umanità.

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