Di colpo si sono aperti dei vuoti nelle nostre giornate, spazi di tempo non liberato ma forzatamente svuotato.
Sono preoccupato che l’angoscia prevalga – e forse, in parte, è inevitabile di fronte alla minaccia sanitaria – ma ancor di più temo che si consolidino sentimenti di ossessione, di paura dell’altro, di riduzione della propria umanità.
A maggior ragione oggi servono i libri, e non solo perché riempiono intelligentemente quello spazio e sono un veicolo di evasione, quasi fisica, ma soprattutto perché ci portano a riaprire quella nostra umanità, l’arricchiscono, la colorano.
Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3, è fra gli intellettuali più apprezzati e influenti del nostro Paese.
Questo testo è tratto dal video di Sinibaldi per Passaggi Notiziario Culturale