L’arte di Elfrida Gubbini indaga sulla vera essenza dell’essere umano, studia gli stadi più profondi e primordiali dell’individuo. I corpi dipinti sono leggeri, appena accennati, eterei, sono la rappresentazione di uno stato altro dell’uomo, anime che vagano alla ricerca della propria condizione umana. Nelle opere della Gubbini percepiamo il tempo, il dolore, la gioia, la luce, il movimento, il vuoto, tutti elementi che
caratterizzano la nostra realtà materica in cui ci siamo rinchiusi, ma che deve essere superata attraverso la vera conoscenza della natura dell’individuo.
La Gubbini attraverso il proprio linguaggio artistico ci vuole far capire che dobbiamo imparare a vedere la realtà sottile che noi stessi modifichiamo in ogni istante della vita e dove l’io, di cui siamo così
infatuati, è una manifestazione in continuo cambiamento. Con questa consapevolezza possiamo cercare di emergere dall’egoismo e così dalla sofferenza. Accettare la vita significa accettare l’impermanenza, di cui è costituita e l’assenza di un sé, ossia la comprensione che non c’è nascita né morte, né creazione né distruzione, né uno né molti, né dentro né fuori, né grande né piccolo, né puro né impuro. Sono tutte false distinzioni create dalla mente, dall’intelletto. Sia per il significato profondo che per la scelta dei soggetti; corpi appena accennati o cancellati, paesaggi silenti, vascelli, sia per il tipo di stesura di vari strati di colore materico dato a pennello, a spatola, graffiato, il linguaggio che ne deriva è di tipo immaginifico, onirico, spirituale.
Ogni opera è unica sia nel formato delle tavole che nella colorazione unicamente creata dall’artista. Il suo lavoro è sempre stato di fattura artigianale: attinge dalla natura per la ricerca di materiali semplici e poveri,
come il legno, per realizzare tavole da dipingere, utilizza pigmenti in polvere di colore puro, tempera, gesso, sabbia, cera, che vengono sapientemente mescolati con acrilici e colori fluorescenti. Utilizza
colorazioni tenui e delicate: giallo, azzurro, oro, blu, verde, bianco che attraverso il segno personale dell’artista risultano a volte sfumati, attenuate, accostate con velata tensione e flussi di energia ritmici che emergono quasi fossero la voce delle anime, dei paesaggi e dei luoghi
rappresentati.
L’arte della Gubbini è eterea e immanente, occorre osservarla con attenzione per la colorazione, i dettagli e le simbologie scelte, che permettono allo spettatore di soffermarsi, di immergersi e di meditare, per
trovarsi in una condizione rilassata, dove finalmente l’uomo può prendere conoscenza di sé, liberandosi dalle barriere, sciogliendo le tensioni, per arrivare alla perfetta corrispondenza di corpo, voce e mente, ovvero l’autentica presenza, l’autentica essenza di sé.
Paola Gennari
Essenza di Elfrida Gubbini, informazioni utili
Mostra di Pittura
San Pietro in Valle – Cappelle laterali e Altare, Via Nolfi (all’altezza di Via San Francesco d’Assisi)
Periodo: dal 27 giugno al 15 luglio
Orari: dal 27 al 1 luglio: dalle ore 18 alle ore 23, sabato e domenica: dalle ore 10.30 alle ore 12.30; dalle ore 18 alle ore 23.
Dal 2 al 15 luglio: martedì dalle ore 21 alle ore 23; venerdì: dalle ore 17 alle ore 20, sabato e domenica: dalle 10.30 alle 12.30; dalle ore 17 alle ore 20.
Ingresso libero