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Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza
di Maura Gancitano, Einaudi

L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Qui sta il punto: l’idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate. Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri.
Ripensare la bellezza al di là dell’indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno.
In questo libro Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell’antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un’illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.



22/06/2022 – Orario: 21:00 - 22:00 – Luogo: <strong>Fano</strong> – Pincio

MAURA GANCITANO, “Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza” (Einaudi)
L’Autrice conversa con RAFFAELE VITALI (Giornalista)
Evento realizzato col contributo di Schnell e BCC Fano


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Rassegna stampa:
04 maggio 2022 – Il Libraio, “Oltre il “vanity sizing”: Maura Gancitano e l’importanza di ripensare la bellezza”


È possibile acquistare una copia del libro su Librerie.coop

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